Assunta
(mercoledì 21 novembre 2012)
Categoria:
Rabbia
MAIALI CON LA TONACA
00:25 del 21-11-2012
Non amo parlare di queste cose, sono antipatiche e mai si vorrebbe leggere cose del genere, sempre più frequenti e sempre più odiose. Certe categorie di persone, dovrebbero essere un'isola sicura ed invece si rivelano personaggi subdoli e francamente un po' bastardi.
Don Alberto Barin, cappellano del carcere, è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su sei detenuti. In un comunicato il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati spiega che «nel pomeriggio odierno, hanno tratto in arresto don Alberto Barin, cappellano della Casa Circondariale di Milano, indagato per violenza sessuale in danno di sei detenuti e per concussione. Il cappellano del carcere di San Vittore arrestato oggi, è accusato di aver chiesto e ottenuto favori sessuali nell'arco di cinque anni, tra il 2008 e lo scorso ottobre, in cambio di piccoli beni di necessità di cui avevano bisogno i detenuti, tra cui sigarette, saponette, shampoo e spazzolini. COSTRETTI DAL BISOGNO I detenuti che avrebbero subito abusi sessuali da parte di don Alberto Barin, il cappellano del carcere di San Vittore, arrestato oggi, hanno messo a verbale davanti agli inquirenti che sarebbero stati costretti a cedere al ricatto, a causa del loro stato di bisogno, perchè avevano necessità di reperire quei piccoli beni, come sigarette, shampoo o spazzolino, utili per la vita in un penitenziario. È quanto emerge dalle indagini coordinate dalla procura di Milano. Da quanto si è saputo, alcuni dei detenuti hanno parlato anche di una sorta di timore reverenziale che avevano nei confronti di don Barin, che per loro risultava come una persona estremamente potente e influente. Sono tutti giovani, di età compresa tra i 22 e 28 anni, e tutti extracomunitari prevalentemente africani, detenuti per reati di piccola criminalità, come furti e rapine, salvo uno che era in carcere per omicidio. Don Alberto Barin, 51 anni, è stato condotto oggi nel carcere di Bollate, mentre le vittime sono state trasferite tutte da San Vittore in altri penitenziari. A far scattare le indagini, è stata la denuncia di un detenuto che in un primo tempo si era rivolto ai investigatori per raccontare di essere stato violentato da un altro detenuto all'interno del carcere. Nell'ambito di queste dichiarazioni il detenuto aveva poi rivelato agli investigatori anche le violenze e gli abusi subiti da parte del cappellano.
Quando sento di queste porcherie, il mio primo impulso sarebbe: visto che non lo sanno tenere dietro la lampo dei pantaloni, di tagliarglielo a fette e darle al gatto. Questa spece di maiale, non ha avuto rispetto nemmeno della sacralità, dell'abito che indossava.